Disc 1 | ||||||
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1. |
| 4:40 | ||||
Una furtiva lagrima
neglocchi suoi spunt. Quelle festose giovani invidiar sembr. Che pi cercando io vo? Che pi cercando io vo? Mama, si. mama, Lo vedo, lo vedo! Un solo istante i palpiti del suo bel cor sentir. l miei sospir confondere per poco a suoi sospir. Palpiti, l palpiti sentir, Confondere l miei Co suoi sospir Cielo, si pu morir; di pi non chiedo, non chiedo Ah! Cielo, si pu morir, di pi non chiedo |
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2. |
| 3:08 | ||||
3. |
| 2:22 | ||||
La donna e mobile, qual piuma al vento, muta d'accento, e di pensiero. Sempre un amabile, leggiadro viso, in pianto o in riso, e menzognero. La donna e mobile, qual piuma al vento, muta d'accento, e di pensier e di pensier, e di pensier E sempre misero, chi a lei s'affida, chi le -confida, mal cauto il core! Pur mai non sentesi felice appieno chi su quel seno non liba amore! La donna e mobil, qual piuma al vento, muta d'accento e di pensier, e di pensier, e e di pensier! 바람에 날리는 갈대와 같이 항상 변하는 여자의 마음 눈물을 흘리며 항긋 웃는 얼굴로 남자를 속이는 여자의 마음 바람에 날리는 갈대와 같이 여자의 마음 변합니다. 변합니다 아 변합니다. 그 마음 어디에 둘곳을 모르며 항상 들뜬 어리석은 여자여 달콤한 사랑의 재미도 모르며 밤이나 낮이나 꿈속을 헤맨다 바람에 날래는 갈대와 같이 여자의 마음 변합니다. 변합니다 아 변합니다 . |
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4. |
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5. |
| 3:00 | ||||
Recondita armonia di bellezze diverse!
È bruna Floria, l'ardente amante mia. E te, beltade ignota, cinta di chiome bionde, Tu azzurro hai l'occhio, Tosca ha l'occhio nero! L'arte nel suo mistero, le diverse bellezze insiem confonde... Ma nel ritrar costei, Il mio solo pensiero, Il mio sol pensier sei tu, Tosca, sei tu! tosca sei tul |
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6. |
| 5:32 | ||||
7. |
| 3:42 | ||||
Io ti seguii come''iride de pace Lungo le vie del cielo
Io ti seguii come un''amica face De la notte nel velo. E ti senti ne la luce, ne l''aria, Nel profumo dei fiori E fu piena la stanza solitaria Di te, dei tuoi splendori. In te rapito, al suon de la tua voce Lungamente sognai, E de la terra ogni affanno, ogni croce In quel giorno scordai. Torna, caro ideal, torna un istante A sorridermi ancora, E a me risponderà nel tuo sembiante Una novell''aurora. Torna, caro ideal, torna, torna. |
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8. |
| 5:01 | ||||
Che gelida manina
Se la lasci riscaldar. Cercar che giova? Al buio non si trova. Ma per fortuna è una notte di luna, e qui la luna l'abbiamo vicina. Aspetti, signorina, le dirò con due parole chi son, e che faccio, come vivo. Vuole? Chi son? Sono un poeta. Che cosa faccio? Scrivo. E come vivo? Vivo! In povertà mia lieta scialo da gran signore rime ed inni d'amore. Per sogni e per chimere e per castelli in aria, l’anima ho milionaria. Talor dal mio forziere ruban tutti i gioelli due ladri, gli occhi belli. V’entrar con voi pur ora, ed i miei sogni usati e i bei sogni miei, tosto si dileguar! Ma il furto non m’accora, poichè, v’ha preso stanza la dolce speranza! Or che mi conoscete, parlate voi, deh! Parlate. Chi siete? Vi piaccia dir! |
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9. |
| 2:25 | ||||
10. |
| 5:55 | ||||
11. |
| 4:43 | ||||
12. |
| 2:15 | ||||
13. |
| 2:37 | ||||
Guardail mare come bello Spira tanto senti mento
Comeil tuo so ave accento Cheme desto fasognar Senti come lieve sale Daiziar di nio dor d'aranci Un profumo non va eguale Perci pal pi ta da mor! E tu di ci Io par to a'ddio Talontani dal mio core Questa terra della more haila forza di la sciar Manonmi fuzir non darmi piu tormento Torna a Sorento Non farmi morir! |
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14. |
| 2:30 | ||||