Disc 1 | ||||||
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1. |
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Come potete giudicar,
come potete condannar, chi vi credete che noi siam, per i capelli che portiam... Facciam cos perch crediam in ogni cosa che facciam e se vi fermaste un po' a guardar con noi parlar, v'accorgereste certo che non abbiamo fatto male mai. Quando per strada noi passiam voi vi voltate per guardar ci vuole poco a immaginar quello che state per pensar ridete pure se vi par ma non dovreste giudicar E se questo modo di pensar a voi non va cercate almeno di capir che non facciamo male mai. Come potete giudicar come potete condannar. Chi vi credete che noi siam per i capelli che portiam Facciam cos perch crediam che nessun male si possa far E se vi fermaste un po' a guardar con noi parlar v'accorgereste certo che non abbiamo fatto male mai. |
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2. |
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Vedremo soltanto una sfera di fuoco
Piu grande del sole, piu vasta del mondo Nemmeno un grido risuonera… E catene di monti coperte di neve Saranno confine a foreste di abeti Mai mano d'uomo le tocchera E solo il silenzio come un sudario si stendera Fra il cielo e la terra per mille secoli almeno Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.. E il vento d'estate che viene dal mare Intonera un canto fra mille rovine Fra le macerie delle citta Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolera Fra macchine e strade risorgera il mondo nuovo, Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo… E dai boschi e dal mare ritorna la vita E ancora la terra sara popolata Fra notti e giorni il sole fara le mille stagioni E ancora il mondo percorrera Gli spazi di sempre Per mille secoli almeno, Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo... |
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3. |
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Ho visto
La gente della mia eta andare via Lungo le strade che non portano mai a niente Cercare il sogno che conduce alla pazzia Nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno gia Lungo le notti che dal vino son bagnate Dentro le stanze da pastiglie trasformate Lungo le nuvole di fumo, nel mondo fatto di citta, Essere contro od ingoiare la nostra stanca civilta E un Dio che e morto Ai bordi delle strade Dio e morto Nelle auto prese a rate Dio e morto Nei miti dell'estate Dio e morto. Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede In cio che spesso han mascherato con la fede Nei miti eterni della patria o dell'eroe Perche e venuto il momento di negare tutto cio che e falsita Le fedi fatte di abitudini e paura Una politica che e solo far carriera Il perbenismo interessato, la dignita fatta di vuoto L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto E un Dio che e morto Nei campi di sterminio Dio e morto Coi miti della razza Dio e morto Con gli odi di partito Dio e morto. Ma penso Che questa mia generazione e preparata A un mondo nuovo e a una speranza appena nata Ad un futuro che ha gia in mano, a una rivolta senza armi Perche noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore e per tre giorni E poi risorge In cio che noi crediamo Dio e risorto In cio che noi vogliamo Dio e risorto Nel mondo che faremo Dio e risorto, Dio e risorto |
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4. |
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E cade la pioggia
E cambia ogni cosa La morte e la vita Non cambiano mai L'inverno e tornato L'estate e finita La morte e la vita Rimangono uguali. La morte e la vita Rimangono uguali. Per fare un uomo Ci vogliono vent'anni Per fare un bimbo Un'ora d'amore Per una vita Migliaia di ore Per il dolore E abbastanza un minuto. Per il dolore E abbastanza un minuto. E verra il tempo Di dire parole Quando la vita Una vita dara E verra il tempo Di fare l'amore Quando l'inverno Piu a nord se ne andra. Poi andremo via Come fanno gli uccelli Che dove vanno Nessuno lo sa Ma verra il tempo E quel cielo vedremo Quando l'inverno Dal nord tornera. Quando l'inverno Dal nord tornera E cade la pioggia E cambia ogni cosa La morte e la vita Non cambiano mai L'estate e passata L'inverno e alle porte La vita e la morte Rimangono uguali. La vita e la morte Rimangono uguali |
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5. |
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Contro i fucili, carri armati e bombe
contro le giunte militari, le tombe contro il cielo che ormai pieno, di tanti ordigni nucleari contro tutti i capi al potere che non sono ignari. Contro i massacri di Sabra e Shatila contro i folli martiri dell'Ira contro inique sanzioni, crociate americane per tutta la gente che soffre, e che muore di fame. Contro chi tiene la gente col fuoco contro chi comanda e ha in mano il gioco contro chi parla di fratellanza, amore, libert e poi finanzia guerre e atrocit. Contro il razzismo sudafricano contro la destra del governo israeliano conto chi ha commesso stragi, pagato ancora non ha per tutta la gente ormai stanca che vuole verit. Contro tutte le intolleranze contro chi soffoca le speranze contro antichi fondamentalismi e nuovi imperialismi contro la poca memoria della storia. Contro chi fa credere la guerra un dovere contro chi vuole dominio e potere contro le medaglia all'onore, alla santit per tutta la gente che grida libert. |
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6. |
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Lunga e diritta correva la strada
l'auto veloce correva la dolce estate era gi cominciata vicino a lui sorrideva vicino a lui sorrideva. Forte la mano teneva il volante forte il motore cantava non lo sapevi che c'era la morte quel giorno che ti aspettava quel giorno che ti aspettava non lo sapevi ma cosa hai provato quando la strada impazzita quando la macchina uscita di lato e sopra un'altra finita e sopra un'altra finita. Non lo sapevi ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha uccisa quando anche il cielo di sopra crollato quando la vita fuggita quando la vita fuggita. Vorrei sapere a cosa servito vivere, amare, soffrire spendere tutti i tuoi giorni passati se cos presto hai dovuto partire se presto hai dovuto partire. Voglio per ricordarti com'eri pensare che ancora vivi voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi che come allora sorridi. |
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7. |
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Io, un giorno crescer?br />e nel cielo della vita voler?
ma un bimbo che ne sa sempre azzurra non pu?essere l'et?.. Una notte di settembre mi svegliai, il vento sulla pelle; sul mio corpo il chiarore delle stelle, chiss?dov'era casa mia, e quel bambino che giocava in un cortile... CORO: Io, vagabondo che son io, vagabondo che non sono altro, soldi in tasca non ne ho, ma lass?mi ?rimasto Dio... S? la strada ?ancora l? un deserto mi sembrava la citt? ma un bimbo che ne sa, sempre azzurra non pu?essere l'et?.. Una notte di settembre, me ne andai: il fuoco di un camino non ?caldo come il sole del mattino; chiss?dov'era casa mia, e quel bambino che giocava in un cortile... CORO |
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8. |
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Gli aironi neri, attraversano il cielo,
l'inverno bianco, scende dal nord, l'estate gialla, s' nascosta nel mare, il vento freddo sta correndo sui prati. Ma io e te amica mia, con le mani nelle tasche, camminiamo sulla strada, e l'estate ancora dentro, con un sogno di maree e di corpi caldi al sole, e di voci nella notte, notte chiara. Tu che conosci il mare, portami via con te, dove la gente veste solo dei suoi colori, tu che conosci il mare e il vento suo padrone, riempi quella vela e rompi quelle onde. La nebbia grigia, ha riempito le strade, lampioni persi sulla riva del fiume, l'estate gialla, c' rimasta negli occhi, la pioggia bianca, copre le strade d'argento. Ma io e te amica mia, con le mani nelle tasche, camminiamo sulla strada e l'estate ancora dentro, con un sogno di maree e di corpi caldi al sole, e di voci nella notte, notte chiara. Tu che conosci il mare, portami via con te, dove la notte chiara e il cielo pi vicino, tu che conosci il mare e le stelle come guida, prendi quel timone e insegnami la via. |
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9. |
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Non dire niente
Fra un minuto il giorno nascera E l'uomo che io ero morira. Amica mia Questa casa non e casa mia Col primo vento caldo me ne andro. Cielo grande cielo blu Quanto spazio c'e lassu Cammino solo e non ti sento piu. Cielo grande cielo blu Al mio fianco c'eri tu E il giorno che nasce Cancella ogni segno di te. Un giorno insieme A lanciar sul fiume i sassi e poi Capire cosa siamo in fondo noi. Amica mia So che forse tu non capirai Ma un uomo, no non e contento mai. Cielo grande cielo blu Quanto spazio c'e lassu Cammino solo e non ti sento piu |
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10. |
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Le mie gambe oramai sono stanche e vorrei
dare un po' di sonno agli occhi miei. Scende l'oscurit, c' una casa pi in l, il mio viaggio adesso finir. E' per lei, io vedo quella ferrovia che fra i sassi, la mia via nel passato e nel presente corre gi. E vanno indietro gli anni miei che si fermano con lei e la mente mia non hai lasciato mai. Tutto a posto lo so, tutto a posto perch quello che lasciai ancora c', le colline pi in l, e la strada che va so che fino a lei mi porter Sono arrivato, la notte azzurra intorno a me Luglio fra quei rami e il profumo dell'estate ancora c' E qualche passo ancora e poi so che mi preparer una cena calda, il fuoco accender C' silenzio fra noi, guardo negli occhi suoi e capisco la mia ingenuit. Tutto a posto lo so, tutto a posto perch tutto come quando me ne andai tranne lei... Ma tutto a posto oramai anche se ho capito che il mio posto nel suo mondo pi non c'... ( ) |
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11. |
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Un vecchio e un bambino si preser per mano
e andarono insieme incontro alla sera, la polvere rossa si alzava lontano, il sole brillava di luce non vera. Immensa pianura sembrava arrivare fin dove l'occhio di un uomo poteva arrivare e tutto di intorno, non c'era nessuno, solo il tetro contorno di torri di fumo. I due camminavano e il giorno cadeva, il vecchio parlava, e piano piangeva. Con l'anima assente, con gli occhi bagnati, seguiva il ricordo dei miti passati. I vecchi subiscon le ingiuria degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni. I vecchi non sanno nel loro pensiero distinguer nei sogni, il falso dal vero. Il vecchio diceva guardando lontano: |
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12. |
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In quei disegni senza pi serenit
niente aquiloni, solo amare realt, niente pi azzurri che colorano il cielo solo pastelli che sporcan tutto nero. In quei disegni senza pi umanit niente sorrisi solo gesti di libert niente pi prati, ma strade con barriere, solo guerrieri che agitano bandiere. Ma questa guerra uno strano gioco, consuma gente, vita a poco a poco, con i sassi contro a quelle bombe quelle grida contro quegli spari. In quei disegni senza pi semplicit persiane chiuse, solo graffi di verit, niente cortili cos pieni e rumorosi solo figure e volti timorosi. Ma questa guerra... In quei disegni senza pi serenit niente aquiloni, solo amare realt, niente pi azzurri che colorano il cielo solo pastelli che sporcan tutto nero. |
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13. |
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Fuori nel mondo chissa dove
o su nel cielo fra gli eterni eroi, ma nel fondo di un profondo eterno vive un uomo vive il suo inferno. La sua bocca piu non parla, le sue notti non le dorme piu, sta nascosto dietro il suo pensiero, muore un uomo muore il vero. Il pilota di Hirioshima un duro alla maniera di John Wayne Ray Ban scuri, il lavoro era guerra, ma negli occhi quel bimbo sulla terra. Fuori nel mondo chissa dove, nel riflesso del cielo nello stagno striscia ancora la scia di vapore del suo aereo e di quelle ore. Il pilota di Hirioshima un duro alla maniera di John Wayne Ray Ban scuri, il lavoro era guerra, ma negli occhi quel bimbo sulla terra. Sente battere le ali, sente il freddo tutto intorno a se, vede luce di luce piu abbagliante di quel sole esploso in un istante |
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14. |
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15. |
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In quei disegni senza piu serenita
Niente aquiloni, solo amare realta, Niente piu azzurri che colorano il cielo Solo pastelli che sporcan tutto nero. In quei disegni senza piu umanita Niente sorrisi solo gesti di liberta Niente piu prati, ma strade con barriere, Solo guerrieri che agitano bandiere. Ma questa guerra e uno strano gioco, Consuma gente, vite a poco a poco, Con i sassi contro quelle bombe Quelle grida contro quegli spari. In quei disegni senza piu semplicita Persiane chiuse, solo graffi di verita, Niente cortili cosi pieni e rumorosi Solo figure e volti timorosi. Ma questa guerra e uno strano gioco, Consuma gente, vite a poco a poco, Con i sassi contro quelle bombe Quelle grida contro quegli spari. In quei disegni senza piu serenita Niente aquiloni solo amare realta Niente piu azzurri che colorano il cielo, Solo pastelli che sporcan tutto nero. |
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16. |
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Torna al tuo pianeta Mongo,
torna al tuo sole Gordon non vagare per universi bui di una falsa coscienza non andare nel freddo di un niente che speranza pi non ha. Hai staccato il tuo segnale che ti legava alla terra ti sei levato dalla rotta dell'astronave guida credi di poter andare da solo nel vero al di l. Per i pazzi non c' pi pace e tu sei pazzo Gordon dentro il freddo non c' vita e tu sei morto Mongo un fantasma opalescente maledetto nel ricordo della sua gente. |