Disc 1 | ||||||
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1. |
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Quell'aprile si incendio
Al cielo mi donai Gagarin figlio dell'umanita E la terra resto giu Piu piccola che mai Io la guardai non me lo perdono E l'azzurro si squarcio Le stelle trovai lentiggini di Dio Col mio viso sull'oblo Io forse sognai E ancora adesso io volo E lasciavo casa mia La vodka ed i lilla E il lago che bagno il bambino Yuri Con il piede lo scansai Bugie volgarita Calunnie guerre maschere antigas Come un falco mi innalzai E sul Polo Nord sposai l'eternita Anche l'ombra mi rubo E solo restai E ancora adesso io volo E ancora adesso io volo Volo Volo Nell'infinito io volo Sotto un timbro nero ormai Io vi sorrido ma il mio sorriso se n'e andato via Io vestito da robot Per primo volai E ancora adesso io volo E ancora adesso io volo Volo Volo E ancora adesso io E ancora adesso io volo Volo Volo Nell'infinito io volo |
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2. |
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3. |
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Lascia che sia tutto cosi
E il vento volava sul tuo foulard Avevi gia preso con te Le mani le sere la tua allegria... Non tagliare i tuoi capelli mai Mangia un po' di piu che sei tutt'ossa E sul tavolo fra il te e lo scontrino Ingoiavo pure questo addio... Lascia che sia tutto cosi E il cielo sbiadiva dietro le gru No non cambiare mai e abbi cura di te Della tua vita del mondo che troverai... Cerca di non metterti nei guai Abbottonati il palto per bene E fra i clacson delle auto e le campane Ripetevo "non ce l'ho con te"... E non darti pena sai per me Mentre il fiato si faceva fumo Mi sembrava di crollare piano piano E tu piano piano andavi via... E chissa se prima o poi Se tu avrai compreso mai Se ti sei voltata indietro... E chissa se prima o poi Se ogni tanto penserai Che son solo... E se adesso suono le canzoni Quelle stesse che tu amavi tanto Lei si siede accanto a me sorride e pensa Che le abbia dedicate a lei... E non sa di quando ti dicevo "mangia un po' di piu che sei tutt'ossa" Non sa delle nostre fantasie del primo giorno E di come te ne andasti via... E chissa se prima o poi Se tu avrai compreso mai Se ti sei voltata indietro... E chissa se prima o poi Se ogni tanto penserai Che io solo resto qui E cantero solo Camminero solo Da solo continuero... |
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4. |
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Nella sua casa tipo night seduto su un baule sta
Senza le sedie che siccome eran portabili gliel'han Portate via Gia Con i capelli incerti e con un'andatura a trottola Lui s'avventura in mare con la giacca a vento sugli Slip Dieci cornetti ogni mattina cinque in un posto poi Cambia bar Un viso buono strano uomo che non puoi capire tu Se scende sei scalini ne risale quattro e ne riscende Tre Amante della minerale effervescente naturale Con l'ossessione dello specialista e delle malattie Romano un grande cuore grande in mezzo ai Quadri perduto Ehi romano come sta? Sto male malissimo Lucia Io sto male tanto male - io sto tanto male Lucia E tiene in vista un organo elettronico con batteria Ricco di bozzi di ditate di aranciate di sua moglie Lucia E ti racconta la sua barzelletta della pecora Che nacque nera e dopo un'ora non si sa come fini Romano un grande cuore grande le tasche piene di Fiori Ehi romano come stai? Sto male malissimo Lucia Io sto male tanto male io sto tanto male Lucia Ehi romano come va? Sto male malissimo Lucia Io sto male tanto male io sto tanto male Lucia Io sto male tanto male sto male malissimo Lucia Io sto male tanto male Sto male malissimo Sto male malissimo |
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5. |
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6. |
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Mezzogiorno si trascina tra l'odor di pesce fritto
Nelle strade Mani d'ebano incollate da una vita sul volante di Un tassi Magro come un chiodo gli occhialetti di metallo Scarpe gialle e blu Naso a nodo di cravatta i polsi di bambu... Quando venne al mondo non ci fu nessuno che lo Stesse ad aspettare... E cresciuto in fretta con due occhi svelti senza una Precisa eta Cicatrici sulle spalle dove le ali non ricresceranno Piu L'anima profonda come i fiumi di quaggiu... di Quaggiu... E lo vedi non ride non parla di se Non guarda non chiede non sa Se e nato per strada in mezzo al caffe O al centro del Maracana... Traffico disperazione attesa rabbia nostalgia Rassegnazione Da portare a spasso gratis tutti i santi giorni per le Vie di Rio Ma il tassametro ora dorme e l'alba gli regala una Canzone che Fa dei suoi capelli crespi neve e lui e un re... lui e Un re... E lo vedi ballare lontano da qui Sul filo dei tetti piu su... E c'e un'autostrada per il suo tassi Nel sole nel sale nel sud E c'e un'autostrada lontano da qui Nel sole nel sale nel sud... |
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7. |
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Lei balla fino all'alba al "Zigzagar"
Gioia dell'uomo solo in viaggio di lavoro L'alcoolonnello e sempre in prima fila Forse sara per via Di qualche diottria E grasso e muore d'inattivita Lei non si spoglia piu con fantasia Come faceva un tempo quando ha cominciato L'uomo di stato ha gli occhiali scuri E si e fumato gia Mezza tabaccheria Confonde sempre Sofia con Sofia E piu in la Un ometto mezza eta Cerca invano compagnia Ha il vestito nuovo Colore cane che fugge Lo zio Sam S'alza e fa dell'ironia E madama Epifania Sviene dall'ingenuita Mostrarsi alle dentiere e ai decolte Non era esattamente cio che lei sognava L'intellettuale ha inaugurato i baffi E trova pure qui Il modo di dire che Il nudo e sempre un'arte di per se Lei e gia Alla fine del suo show Si riveste e se ne va A incontrare il sole Che esce di casa assonnato Nella via Che fra un po' si svegliera Un ometto mezza eta Cerca ancora compagnia |
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8. |
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Il pallone mi colpi
D'un tratto mi svegliai Dai miei pensieri vuoti L'uomo un gigante mi guardo Due metri contro il blu Una camicia a quadri... Sui trentotto - forse - appesantito ma Con il tocco ancora buono Un rimbalzo catturai Andammo avanti un po' Senza dirci una parola E da quelle mani grandi ancora calde di una volta Il pallone prese vita e volo su E girando resto appeso in aria a tramontar col sole Poi riempi la rete scivolando giu Si allungo nell'ombra scivolando giu... E dal fondo riparti Tre in fila ne azzecco Poi ci fermammo un poco Nel cortile odor di cena e di TV Prime luci della sera. Con una finta si smarco Io svelto gli passai E lui schiaccio di forza... Sotto il cerchio parve quasi di sentir le gradinate Che tremavano e gridavano per lui Ed anch'io battei le mani per quell'ultimo canestro Mi sorrise ed in silenzio se ne ando Il pallone sotto il braccio e se ne ando... |
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9. |
| 5:30 | ||||
Me ne vado nella notte logorando strade
han lavato il cielo ed ora ? ad asciugar sui muri come quando i miei si vomitavano parole ed allora mi mandavano a giocare fuori... Tu non ci sei tu non sei pi? con me... Il mio amico sta dicendo che mi vuole bene ha bevuto troppo e non ricorda pi? il mio nome le finestre occhi spenti stanno gi? sognando mulinelli di cartacce e le panchine vuote... Non avrei voluto essere il primo della classe non avrei voluto mai portare i primi occhiali ho paura di specchiarmi dentro una vetrina e scoprirmi a ridere di me e dei miei pensieri... Sotto il tacco delle scarpe mezzo consumato un giornale spiegazzato pieno di pedate grande prima eccezionale per il film dell'anno avventura sesso e una valanga di risate... Quante volte ti ho pensato sulla sedia di cucina quante volte ti ho incontrato nelle cicche che spegnevo quante volte ti ho aspettato quante volte ti ho inseguito quante volte ho chiesto te... E come gridavo sul cavallo del barbiere il mio amico si ? fermato e sta scalciando un sasso lui non ha una donna perch? ha l'alito cattivo soffre un po' di tenerezza e parla con se stesso... Guardo le mie dita gialle sono tanto stanco di sputare i mozziconi di tutta una vita giro salto e ballo come un orso ammaestrato come vorrei fare a pezzi quella luna idiota... Quante volte ti ho pregato mentre mi graffiavi il cuore quante volte ti ho guardato mentre mi cavavi gli occhi quante volte ti ho cercato quante volte ti ho trovato quante volte ho perso te... |
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10. |
| 3:29 | ||||